Commenti al testo di Patrizia Riscica
La solitudine del corpo n.2

 Jacob l. - 06/03/2018 13:51:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Odore solitario anche di sè stessi, nel silenzio della grande stanza
e gli che occhi guardano il bosco, mentre l’odore entra dalla finestra.
Un saluto
J.

 Alberto Becca - 04/03/2018 06:45:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

La solitudine, maestosa e paurosa entità (fisico-spirituale) è una realtà con la quale, prima o poi, tutti si trovano a confrontarsi: in questa lirica, introspettiva e mistica, elegante e filosofica, si apprezzano odori (e sapori) di quella condizione in cui il mondo (intorno a noi) diventa mero spettatore del nostro vissuto, in cui viene troncato ogni rapporto interpersonale e ci si misura con sè stessi, con il proprio corpo, con il pensiero, con l’ anima e con la memoria. Viene proposto in modo molto inquietante ma suadente il legame che unisce indossolubilmente la corporeità e quanto si intende per interiorità

 Roberta - 02/03/2018 17:28:00 [ leggi altri commenti di Roberta » ]

Dopo aver letto questa tua bella poesia si è fatto silenzio nella mia mente.
Aleggiavano “molecole di speranza”.
È ciò che ci tiene in vita.

 Patrizia Riscica - 02/03/2018 15:43:00 [ leggi altri commenti di Patrizia Riscica » ]

Grazie a tutti, i vostri commenti mi hanno fatto molto piacere. Hanno proprio un buon odore!!!!

 Salvatore Pizzo - 01/03/2018 22:58:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Che bella che è! Un effondersi di odori che tutto comprende e tutto riconcilia. quasi come il crogiolarsi sereni in un sogno ad occhi aperti...
Un caro saluto

 cristina bizzarri - 01/03/2018 20:09:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Tutta bella, delicata, intuitiva, "estetica". L’ultimo verso meraviglioso. Da me sentito fino in fondo. Grazie.

 Franca Colozzo - 01/03/2018 19:43:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Patrizia. La solitudine è un nettare che si deve centellinare piano piano. Soltanto chi non soffre nel restare solo con se stesso, riesce a cogliere la bellezza della natura senza l’inutile, a volte, fastidioso cicaleccio della gente che confonde la mente.
Nel piegarsi a contemplare la propria anima si scoprono mondi inesplorati prima. Chi ama leggere, scrivere, dipingere, fare musica o comunque dedicarsi ad attività creative, è in grado di cogliere universi infiniti e donarli eventualmente ad altri attraverso la sua opera. Interiorizzare emozioni e sogni per raccogliere quelle gemme di luce da regalare al mondo, o semplicemente a se stessi, è il sentiero che l’anima ama percorrere e che placa i nostri affanni nel dialogo a due con la natura o insieme alla persona amata.
Molto bella la tua "solitudine del corpo" che mi ricorda la mia a contatto con il mare, mia grande fonte di ispirazione. Buona serata.

 Klara Rubino - 01/03/2018 19:35:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Parli di solitudine ed infine si è in due...potrebbero essere corpo e anima però quei due, poco prima infatti è il corpo ad accarezzare l’anima: un attimo così " senza desideri"!
E gli odori, quelli così dolcemente evocati da te, non sono che un incontro tra il materiale e l’immateriale, l’esperienza e l’emozione, così com’è la speranza!
Il silenzio è necessario perché ci si accosti e ci cada internamente come una nevicata che senza aver fatto rumore tutto ha cambiato, l’ispirazione poetica.
Si nota qui questa nevicata abbondante!
Se non si fosse capito, trovo molto bella questa poesia, sotto ogni punto di vista!

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